martedì 30 novembre 2010

un altro regalo


1 dicembre 2010.
finalmente è morta.
Così mi han detto.
Così vogliamo.

Ultimo programma:
Vieni via con me.

Canzoni ascoltate:
Impressioni di settembre
Amandoti
Il testamento di Tito

“Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti...”


risposta ad una persona interessante

Credo che le cose si cambiano e si possono cambiare.
Credo che una casa fredda sia facilmente riscaldabile.
Credo che un cuore freddo sia difficilmente riscaldabile.
Credo che bisognerebbe avere il coraggio di affrontare le proprie paure.
Credo che le proprie paure siano spesso dei muri insormontabili.
Credo che quei muri possano essere superati solo se si è almeno in due.
Credo nella calma, nel silenzio e nella solitudine.
Credo di odiare la solitudine anche se fa parte della mia vita.
Credo di odiare la mia casa perchè carica di ricordi spiacevoli.
Credo che riuscirò ad amare la mia casa quando farò entrare più sorrisi.
Credo che il silenzio fatto apposta sia una perdita di tempo.
Credo nel silezio fatto di parole non dette ma capite come tali.
Credo nelle persone che amo.
Credo di poter conoscere altre persone.
Credo di potermi fidare di altre persone.
Credo che una stufa sia molto bella perchè malinconica.
Credo al fuoco, perchè non smetteresti mai di guardarlo.
Credo che mangiare sia molto bello.
Credo che parlare sia vitale.
Credo di essere felice.

lunedì 29 novembre 2010

I regali di oggi

Un caffè offerto con un sorriso
Un complimento al momento giusto
Un pranzo veloce a casa di amici, con amici
Parole di conforto e sorrisi di speranza
Un saluto veloce attraverso una tastiera bianca
Una voce che ti definisce un'onda, un mare calmo

Un consiglio come questo:
Nessuno può contemplare la propria immagine specchiandosi nell'acqua che scorre; 
è nell'acqua a riposo che si può riuscire a scrutare se stessi.

...l'empatia e la compassione...

E il mio grazie dopo aver riletto queste cose...

venerdì 26 novembre 2010

neve

Il davanzale della finestra della sala questa mattina era tutto bianco. Fiocchi soffici e lenti stanno scendendo mossi dal vento. I rumori sordi dalla strada entrano nella mia casa attutiti, non come ogni giorno. Ho un tonfo al cuore, un misto di vera gioia e malinconia. Il campo del signor Giuseppe è spolverato di bianco, i broccoli della vecchia Maria si stanno congelando e questo li renderà più buoni. Osservo un fiocco, lo seguo con gli occhi e mi accorgo che il vento freddo ne sposta la direzione perpendicolare. Lo faccio una, due e anche tre volte. Mi gira testa.

Questa mattina i Beatles mi accompagnano; entrano nella mia camera, rifanno il mio letto, raccolgono i miei vestiti da terra e li ripiegano, ma non hanno molta voglia di metterli nell'armadio.
Mi accompagnano in lavanderia al piano superiore; caricano una lavatrice, dosano il detersivo giusto per un lavaggio a 30 gradi, scendono le scale...il caffè è pronto.

Lo bevo.

Apro la finestra e accolgo un fiocco di neve sul palmo della mano.
Si scioglie lentamente e diventa una goccia e scende
come la lacrima che piango finalmente per me.

È un'ottima giornata.